venerdì, aprile 11, 2008

Votazioni

13 e 14 aprile tutti gli italiani sono chiamati a votare. Dove si recheranno a votare i cittadini aquilani che abitano nella zona di Pettino?
Ma nell'edificio scolastico che ospitava l'I.T.C.

Un edificio scolastico (realizzato con fondi per l'edilizia scolastica), che da settembre scorso, è stato sgombrato e che ha comportato il trasferimento urgente, sotto scorta delle forze dell'ordine, dell'I.T.C. si rianima, come d'incanto, grazie alla magia delle votazioni.
Come mai la Provincia non si risente che viene utilizzato un Suo Edificio?
Sappiamo tutti che l'amministrazione provinciale è vicina ai suoi cittadini e ai suoi elettori e allora perché creare dei problemi ai residenti di Pettino e mandarli a votare chissà dove?


E' proprio vero che la politica può tutto a dispetto di tutti.

martedì, aprile 01, 2008

da Contraeliseo 30/03/2008

RAPPORTO “ECOSISTEMA SCUOLA 2008”

Insostenibile scuola

L a nostra città è 51° su 87 posizioni per quanto riguarda il livello di qualità dell’edilizia scolastica. Lo rivela il rapporto “Ecosostema scuola 2008” di Legambiente. Un punteggio (42,25), quello conseguito dal capoluogo abruzzese,che è praticamente la metà della prima classificata nella “sostenibilità” delle scuole: Prato, 82,56 punti. Ma anche Asti, Forlì, Livorno, Parma, sono ai primi posti. E certo non consolerà che Pescara e Teramo siano ancora più giù, 77° e 78° rispettivamente. Del resto anche incrociando i dati comunali e provinciali non è che la posizione cittadina cambi molto: 31° posto su 50, ancora avanti a Chieti (48° su 50) e Teramo (42), ma assai distanti da Parma e Ravenna, prime e seconde in questa classifica. Ma Legambiente ha valutato anche le cosiddette “buone pratiche”ecocompatibili, nelle quali L’Aquila è solo 58° su 87,Pescara 73° e Teramo 78°, mentre primeggiano le solite Forlì, Monza e ancora Prato. Il Rapporto fornisce anche una scheda regionale sui 141 edifici scolastici abruzzesi frequentati da 23.310 studenti. Ci dice che il 22,86% di essi risale a prima della seconda guerra mondiale, mentre la maggior parte (43,81%) fu costruita proprio nel dopoguerra,tra il 1940 ed il 1974. Un'altra buona fetta, il26,67% vennero realizzati tra il 1974 ed il 1990 e da allora,in pratica, quasi non se ne fanno più. Pochissime sono le scuole abruzzesi prese in fitto, visto che quasi tutte(97%) sono edifici nati proprio per esser scuole. Il 44,64%di esse, però, non hanno palestre e solo il 64,29% ha un giardino, inoltre ben il 40% degli edifici hanno bisogno di manutenzione e scarso il 35% ha avuto interventi significativi di sistemazione negli ultimi 5 anni. Il certificato di agibilità statica, poi, è merce rara: solo 8,51% delle scuole abruzzesi può vantarlo. Appena poco di più, il 12,5%,quelle con la certificazione antincendio. Quasi la metà(46,58%) non ha scale di sicurezza, mentre il 37% manca di impianti elettrici a norma. Le fonti d’illuminazione a basso consumo, negli edifici scolastici regionali, sono qualcosa di quasi sconosciuto, così come le fonti d’energia rinnovabile e di risparmio energetico. La raccolta differenziata dei rifiuti la fanno, per plastica e vetro, il 16,67%delle scuole, per l’organico appena il 9%, le pile il 6%, la carta il 10,64%, le cartucce per stampanti il 7,58%. Dulcis in fundo, circa una scuola su tre in Abruzzo si trova dai200 metri ad un chilometro da un’antenna per telefonini. Per fortuna sono molto meno quelle nelle vicinanze di elettrodotti e antenne TV. Insomma, c’è ne di lavoro da fare per donare alle nostre scuole una boccata d’aria pura.