mercoledì, gennaio 31, 2007

E' nato ITC-QUI.


Il 30 gennaio 2007, ha visto la luce il comitato ITC-QUI.

ITC-QUI è un comitato che si oppone al trasferimento dell'ITC e soprattutto vuole difendere un edificio scolastico che è stato progettato e realizzato per essere un una scuola e tale deve rimanere!

Un edificio scolastico che è stato pensato e realizzato per ospitare studenti!

Il 30 gennaio, presso i locali dell'ITC “L. Rendina”, si è tenuto un incontro a cui ha partecipato l'assessore della Provincia Benedetto Di Pietro, il presidente della consulta degli studenti, il dirigente scolastico, il presidente del consiglio d'istituto, gli studenti, i genitori, il personale docente e non docente.

Durante l'incontro è stata data comunicazione della costituzione del comitato (ITC-QUI), si sono mostrati gli elenchi delle firme raccolte ( solo per il momento sono circa un migliaio) ed è così iniziato il dibattito.

É emerso che:

  1. gli studenti, fruitori principali dell'istituto, sono assolutamente contrari alla decisione presa dall'Amministrazione Provinciale e lo hanno dimostrato con i tanti interventi che hanno fatto.

  2. il protocollo d'intesa sottoscritto tra la Provincia e l'Istituto Tecnico Commerciale “L. Rendina” non ha alcun valore;

  3. l'operazione della Provincia provoca un grave impoverimento del patrimonio scolastico. Il nostro Istututo ha una superfice di circa 12.000 mq.

  4. La scelta della Provincia caduta sulla nostra scuola, per trasformarla in uffici per i propri dipendenti, ha comportato altri trasferimenti di scuole.
  5. E' stato trasferito il Liceo classico in un palazzo antico ristrutturato (collocato al centro della città) che non ha la palestra al suo interno e gli studenti devono uscire e recarsi presso un altro edificio che non è attiguo alla scuola.
  6. E' stato trasferito anche un altro liceo in un altro palazzo antico (collocato sempre al centro della città) e pare che neanche questa sistemazione soddisfi gli interessati.
Considerazione.
A noi sembra tanto semplice la soluzione del problema.
Il nostro istituto è grande per noi (questa è una motivazione che viene portata avanti dall'assessore Benedetto Di Pietro oltre a quella del risparmio che è tutta da vedere) metteteci altre scuole che possano beneficiare di tutte le nostre attrezzature e di tutti gli spazi.

Ci domandiamo.

E’ quantificabile la perdita di un edificio scolastico eccellente e in funzione da circa 15 anni per la città di L’Aquila? A quale logica di politica scolastica risponde?

Noi del comitato siamo perfettamente d' accordo con slogan degli studenti

UNITI PER SALVARE L'EDIFICIO....

QUESTA SCUOLA NON E' UN UFFICIO!



1 commento:

Anonimo ha detto...

Si tratta di un trasferimento forzato, non sostenuto da alcuna considerazione di valore didattico, ma soltanto da mere speculazione politiche!